
Un viaggio lungo una stagione: luci e ombre per le pugliesi
Delle cinque squadre pugliesi impegnate nel Play-In Gold della Serie B Interregionale 2024-25, solo due — Monopolie Bisceglie — sono riuscite a strappare il pass per i Playoff. Un traguardo che premia due percorsi solidi e consapevoli, ma che non cancella l’impegno e la crescita di Bari, Brindisi e Molfetta, uscite a testa alta da un torneo di grande complessità e livello tecnico.
Bari: partenza sprint e spazio ai giovani

Partita fortissimo nella prima fase (14 vittorie, 8 sconfitte), l’Adria Bari ha pagato dazio al mercato di gennaio: le partenze di Zacchigna, Mele e soprattutto Traorè (trasferitosi a Reggio Calabria), dopo una eccellente prima parte di stagione, hanno indebolito il roster. Spazio allora al giovane Luigi Madonna (classe 2008), che ha persino timbrato i suoi primi punti in B a Reggio. Con rotazioni ridotte e una stagione comunque dignitosa, Bari ha concluso in fondo al girone Gold, ma con la consapevolezza di aver gettato basi interessanti.
Brindisi: il crocevia dell’infortunio di Jovanovic
La Dinamo Brindisi ha vissuto una stagione a due facce. Ottimo l’avvio (14-8), ma tutto è cambiato a gennaio con il grave infortunio al crociato per Nenad Jovanovic (classe 2005), vero trascinatore della squadra con oltre 17 punti a partita, contribuendo anche a far performare al meglio le altre frecce dell’arco di Coach Cristofaro, ossia Stonkus e Di Ianni. Pur con l’apporto costante dei due, rimasto invariato anche in assenza del compagno, la Dinamo non è riuscita a ritrovare continuità e ha chiuso penultima nel girone. Un grande “what if” aleggia su Brindisi: cosa sarebbe successo con Jovanovic in campo?

Molfetta: l’anno zero dopo la rifondazione

Salutati i big e lo staff che aveva firmato l’impresa salvezza l’anno precedente (Aramburu, Formica, Stefanini, Paglia, Calisi, il DS Lot e Coach Carolillo), la Virtus Molfetta ha vissuto una stagione di transizione. Dopo un avvio difficile e la prematura separazione (rescissione consensuale) di Barnaba dopo due partite, sono arrivati Balladino e Jankovic, ma non hanno cambiato il corso. L’infermeria sempre piena ha costretto coach Fabbri a spremere i senatori, con Sirakov e Gulley in grande spolvero. Nonostante questo, però, Molfetta ha detto addio ad ogni velleità di play-off a sole due giornate dalla conclusione dei play-in gold. Capitan Georgi Sirakov ha rinnovato e questo è il miglior segnale per ripartire.
Bisceglie: resilienza e accesso meritato ai Playoff
Tra mille difficoltà logistiche (il PalaDolmen in ristrutturazione, le partite giocate tra Ruvo e Cerignola), i Lions Bisceglie hanno centrato il sesto posto nel Play-In Gold con otto vittorie e quattro sconfitte. Roster profondo, tante rotazioni e la leadership silenziosa di Rodriguez e Dip, due argentini col passaporto italiano. Nella sfida decisiva, vittoria netta contro Matera ed esclusione dei lucani dalla fase finale. Adesso il cammino nei Playoff comincia contro la temibile Siaz Piazza Armerina.

Monopoli: una corazzata, anche nei momenti difficili
La vera regina della stagione pugliese è la Manelli Monopoli. Partita con un roster ambizioso (tra cui Calisi, Vitale, Aguzzoli, Milosevic, Preira, Spatti, Formica, Feruglio) e l’innesto del DS Lot, Monopoli era considerata la favorita assoluta. Ma la stagione non è partita al meglio e subito arriva uno scossone in panchina: l’esonero di Coach Paternoster dopo cinque giornate e la promozione di Carolillo hanno riacceso i motori chiudendo con 14 vittorie le restanti 17 partite. Dopo una breve frenata nei play-in, un nuovo cambio in panchina ha scosso l’ambiente con l’arrivo di Coach Ostuni che però ha riportato entusiasmo: 4 vittorie su 4 per chiudere il Gold da testa di serie #1. Adesso l’obiettivo è chiaro: salire in Serie B Nazionale.


Il Sud risponde presente: ora si fa sul serio
Le due pugliesi ai Playoff — Bisceglie e Monopoli — dovranno confrontarsi con il meglio del meridione per inseguire un sogno chiamato Serie B Nazionale. Tra difficoltà e rivelazioni, l’annata delle squadre pugliesi ha mostrato crescita, passione e identità…e non è ancora finita. Che i giochi abbiano inizio!