La stagione delle Pink Bari si chiude con un sorriso, ma quanta fatica e quanta strada – letteralmente – per raggiungere l’obiettivo salvezza con sudore, sacrifici e una resilienza da applausi, nonostante un’annata costellata da infortuni e difficoltà.

Le parole della dirigente Stefania Scaramuzzi sintetizzano perfettamente la stagione. “In fondo è il bello (e il brutto) del basket: un momento sei a un passo dai playoff, quello dopo lotti per non retrocedere. Ma le ragazze non si sono mai perse, neanche quando la strada sembrava tutta in salita. Anzi: hanno stretto i denti, sono rimaste unite, staff tecnico e squadra, trovando energie e cuore nei momenti chiave.”

Una squadra… fatta in casa
C’è un dato che ha sottolineato coach Palagiano a fine partita e che dà ancora più valore a questa stagione: a eccezione di due atlete polacche aggregate quest’anno il cui contributo è stato molto importante, l’intera rosa è composta da ragazze baresi.
Questa squadra è il risultato di chi crede nello sport e lo pratica con serietà e dedizione, il frutto del lavoro fatto negli anni nel settore giovanile. Un esempio virtuoso per tutto il movimento cestistico del sud Italia, che dimostra come i risultati si possano raggiungere investendo nel lavoro con i giovani e nei progetti a lungo termine.

Una salvezza… percorsa chilometro dopo chilometro!
Non è stata solo una metafora: le Pink hanno davvero macinato chilometri, sfidando squadre di tutta l’Italia Meridionale e percorrendo 4.670 km; dai soli 45 km di Trani, partita spettacolo vinta al fotofinish, ai 320 di Rende, partita dalle mille insidie vinta col fanalino di coda del girone.
Pesano le due trasferte da “dentro o fuori”: ad Ariano Irpinio si poteva cambiare la stagione e andarsi a conquistare i play-off; a Taranto si poteva già conquistare la salvezza, senza passare dai play-out.
A pesare sul contachilometri le doppie sfide proprio dei play-out: primo turno a Campobasso (230 km) e ultimo turno a Castellammare di Stabia (260 km).
Abbiamo voluto giocare con i numeri, con i chilometri, con le distanze percorse. Ma l’obiettivo è anche rendere onore agli sponsor, imprese fatte da persone che sostengono lo sport locale e ne permette la crescita, in un momento in cui fare sport a certi livelli è sempre più difficile
Grazie a chi ci ha creduto. Se le ragazze sono ancora in Serie B, è anche grazie a voi.

Verso il futuro, con più consapevolezza
Ora si riparte. Si riparte da un gruppo che ha conosciuto sofferenza e gioia, errori e rimonte, ma che ha capito cosa serve per restare al piano di sopra.
Con un sogno in più: che la prossima stagione si torni a parlare di playoff… senza passare dal purgatorio dei playout!
Brave Pink. Brava Bari. Avanti così.
